Entrambe le corse di Budapest sono state all'insegna della pura battaglia ruota contro ruota. Non mi trovavo esattamente nelle posizioni che ci competono, ma un pilota è un pilota, e in qualsiasi posizione si trovi deve lottare. Dopo una qualifica non brillante dove entrambe le vetture di punta della squadra si trovavano fuori dalla top ten, abbiamo dovuto lavorare molto per migliorare il nostro set up.
La cosa ci è riuscita bene, ma purtroppo il week end dipende quasi interamente dalla qualifica. Partendo quattordicesimo, mi sono trovato proprio nel mezzo del caos. Dopo qualche bel sorpasso, una lotta all'ultima frenata con il leader del campionato, ed una penalità rimediata da un pilota davanti per un contatto di gara, sono riuscito a strappare un punticino chiudendo decimo. In gara 2 lo scatto alla partenza è stato buono ma, alla prima curva, per evitare un contatto con un altro pilota ho sterzato bruscamente e, trovandomi in prima marcia, ho combattuto per qualche metro con un sovrasterzo incredibile per poi dover cedere e finire in testacoda. L'ho classificato come errore personale e in pochi secondi ero già tornato in fase di gara. Ero distanziato di 77 secondi dal leader. Prima che entrasse la safety car a due giri dalla fine mi trovavo a 70 secondi. Il passo gara era notevole e la macchina decisamente migliore. Grazie alla safety ho raggiunto il gruppone e negli ultimi due giri disponibili ho superato quattro concorrenti, concludendo infine diciannovesimo. Ovviamente è stato un week end sottotono per noi, in quanto abbiamo dimostrato di lottare per le posizioni di vertice a più riprese. Ma bisogna vedere i lati positivi, e sono tre: il primo, è che abbiamo sistemato la macchina e in gara eravamo parecchio veloci, un secondo al giro più veloce del vincitore. Secondo, che nelle gare precedenti mi mancava un po di aggressività, e qui c'era assolutamente. Terzo, che ora si va in vacanza. Ci vediamo a SPA a fine agosto!