Ce li hanno fatti soffrire. Uso il plurale perché potevo ben percepire la frustrazione nelle persone che sempre mi hanno seguito e sostenuto. Ho commesso qualche errore all'inizio, sono capitate situazioni difficili dopo, e nel frattempo anche un po' di sfortuna ci ha reso la vita non semplice.
A Spa il fine settimana era iniziato, come capitato già molte altre volte, in modo eccellente, con un terzo posto sull'asciutto. Dopo la qualifica, invece, eravamo tutti molto delusi. Una strategia non brillante ci ha portato ad usare gomme d'asciutto con pista ancora umida e non sono andato oltre il sedicesimo posto. Un week end tutto in salita insomma. Eppure, come la strategia si era rivelata nemica in qualifica, ci è venuta incontro in Gara 1, dove le condizioni del tracciato erano ancora incerte. Da sedicesimo a sesto, cogliendo i primi punti e la seconda fila per la partenza di Gara 2. Nella gara successiva scattato bene dalla seconda fila ho mantenuto la posizione fino alla fine, segnando anche il miglior tempo in gara, valso qualche punto extra. Finalmente abbiamo ottenuto qualcosa, un qualcosa che ci spettava già da tempo, perlomeno in quanto a prestazioni. I punti in sè non mi interessano più ormai, ciò malgrado mi interessa molto quel podio. Nel giro a piedi del circuito svolto prima dell'inizio del fine settimana, passando davanti al podio sopra la pit lane, mi sono ritrovato a pensare "è propio bello qui a Spa, voglio salirci".
Ebbene, qui e ora vi svelerò un segreto: mi piacciono anche quelli di Monza, Sochi e Abu Dhabi.