Il ticinese, in pole con la Jaguar, completa una gara ricca di colpi di scena col terzo posto nella Silver Cup
Si è conclusa con un podio dal sapore agrodolce la 1000 chilometri di Alex Fontana a Le Castellet, terzo appuntamento del Blancpain GT Series Endurance cup edizione 2018. Il ticinese, al volante della Jaguar dell’Emil Frey Jaguar Racing ha disputato un fine settimana di grande valore sia dal punto di vista della prestazione assoluta in termini di rilevamenti cronometrici, che di battaglia e rimonte in pista. Al via dalla terza pole position consecutiva nella Silver Cup, riservata ai piloti giovani e promettenti che negli anni precedenti hanno corso in monoposto nelle categorie a ruote scoperte e che hanno militato nei campionati GT con buoni esisti velocistici, Alex ha guidato la vettura al via, rimanendo però subito imbottigliato nel caos creatosi davanti a tutti, quando l’Aston Martin si è quasi ammutolita allo spegnimento dei semafori, creando qualche attimo di tensione. Con sagacia il luganese ha ricostruito la propria corsa prendendo la leadership di classe e rientrando nella Top-10 assoluta, su oltre 50 vetture al via, cedendo poi il volante ai compagni Adrian Zaugg e Mikael Grenier, con cui si è poi alternato per un secondo stint, nel corso delle sei ore di gara. Tuttavia, un fissaggio lento al secondo pit-stop, una foratura ed una penalità inflitta dalla direzione gara quando in occasione di una FCY (Full Course Yellow) un problema di comunicazione radio ha visto Zaugg venire sanzionato, avevano portato la vettura #54 fuori dai giochi per le posizioni di vertice. Complice anche buona strategia che aveva lasciato un set di gomme nuove nel finale, Alex e Mikael hanno rimontato nell’ultima ora sino al terzo posto di classe, il 16° assoluto, che vale come una vittoria viste le avversità.
Alex Fontana
“Questa gara è forse stata una delle più difficili della mia carriera da quando sono passato alle ruote coperte negli ultimi anni. La gioia di aver conquistato il terzo gradino del podio dopo tutto quello che ci è successo ci ripaga di ogni sacrificio. Sappiamo che la nostra vettura è veloce, non solo nella Silver Cup ma in assoluto e lo abbiamo dimostrato in qualifica, ma in una 6 Ore di 1000 chilometri possono succedere tante cose. Noi abbiamo avuto, come squadra, il pregio di avere la forza di reagire in ogni occasione rimanendo uniti, e questo ha fatto la differenza, sia per il risultato finale, che per l’umore all’interno del team, perché nonostante collaboriamo da pochi mesi, riusciamo a dare il meglio di noi stessi. Tra poche settimane ci attende un’altra sfida, sempre con la Jagaur ma nella serie Sprint, sul circuito di Misano in Italia”.