Pur senza gare, Alex Fontana non ha certo battuto la fiacca. Il venticinquenne pilota ticinese non ha abbassato la guardia negli ultimi mesi. L’ultimo appuntamento del Blancpain GT Series è andato in scena in occasione della 24 Ore di Spa-Francorchamps in luglio, ma da allora Alex è stato molto impegnato. Subito dopo la classica belga è infatti volato in Cina, dove ha continuato il suo impegno con KIA nel Chinese Touring Car Championship, portando avanti lo sviluppo della KIA K3, concedendosi una breve vacanza in Grecia, terra a cui Alex è legato quasi tanto quanto il Ticino, avendo dato i natali alla mamma, ed i cui colori sono sempre sul casco, insieme appunto alla bandiera rossocrociata. Al rientro in Svizzera, Alex ne ha approfittato per festeggiare il suo primo quarto di secolo con un party riservata agli amici più stretti, insieme alla sorella Eleonora, ed ai cugini Kim e Colin, neo campionessa juniores di tennis la prima e astro nascente dell’hockey quest’ultimo, che continuano così la tradizione familiare di grandi sportivi.
Ma non sono mancate le apparizioni in pista, seppur senza il casco e la tuta. Alex infatti si è cimentato nelle vesti di commentatore tecnico grazie a RSI al fianco di Roberto Gurian per i Gran Premi di Belgio e Italia, fornendo un contributo speciale dal punto di vista dell’analisi e della comprensione dei contenuti di quel mondo che, per molti anni Fontana ha vissuto dall’interno correndo in GP3 ed essendo parte del Lotus Formula 1 Junior Team. Inoltre, come da un paio d’anni a questa parte, il luganese è sceso in pista in veste di coach al fianco del giovane Giacomo Bianchi nella Formula 4 Italia e dell’amico pilota Gregory Bronz nella Lotus Cup Italia.
Alex Fontana
“Certamente mi manca non poter guidare, ma in questi mesi non mi sono certo annoiato. Cerco di allenarmi quotidianamente, perché quando siamo in pista è difficile riuscire a trovare il tempo per curare l’attività fisica e quindi questi sono i momenti ideali per concentrarsi sulla preparazione, proprio come avviene nella pausa invernale. Ho avuto modo di svolgere un giorno di test in vista della gara di Barcellona di fine mese nel Blancpain, e poi ho provato tante nuove esperienze. Sicuramente quella televisiva è quella che mi permette di scoprire la maggior parte delle volte delle cose nuove, ma anche la soddisfazione di vedere un giovane come Giacomo crescere costantemente sotto la mia guida nelle esperienze agonistiche mi riempie di orgoglio. In tutto questo sono riuscito a vedere amici e familiari che invece nel pieno della stagione sono impegnati o distanti, ed è stata una bella opportunità per rigenerarsi. Tra qualche settimana comunque tornerò a mettermi il casco per la finale del Blancpain Endurance Series in GT3 e per le gare in Cina con KIA Motors. Come è consuetudine in questo mondo, dove tutto succede a mille all’ora, i mesi estivi portano poi ai primi contatti in previsione della stagione successiva. Qualcosa si sta già muovendo e non è da escludere che si possa già concretizzare una prima opportunità nelle prossime settimane.”