Race Report Misano: tutto sommato va bene così (per ora…)

26/04/2010

Ci siamo messi alle spalle il primo week-end agonistico in Formula 3 con sentimenti contrastanti. Tutto sommato sono contento anche se rimane una piccola punta di amarezza perché non abbiamo portato a casa quanto seminato.

Ma andiamo con ordine. Il giovedì sera l’ho vista abbastanza grigia, per non dire nera. Nelle due sessioni di prove libere ho fatto segnare il 28. e 27. tempo. Mi sono detto: “Qui sono cavoli amari!”. Fortunatamente e vorrei dire come al solito, tutto si è però raddrizzato già a partire dalle prove ufficiali: 20. tempo, con i 13 rookies concentrati quasi tutti nella seconda metà della classifica. Pioveva, ho azzeccato un paio di giri abbastanza buoni e ecco fatto. Questo è il nostro traguardo, attualmente, più realistico e direi l’obiettivo minimo: entrare nei primi 20 in qualifica. Dimentichiamoci per ora le prime 10 posizioni: quasi impossibile, il livello è altissimo. Io per primo devo lavorare molto e pian piano vedremo di arrivarci. In Gara 1, sempre sotto la pioggia, sono partito in modo discreto, rimanendo un po’ imbottigliato in partenza. La macchina andava benissimo e sono risalito pian piano fino alla 17. posizione, tenendo tranquillamente il ritmo di centro gruppo. Purtroppo in bagarre c’è stato un contatto con un altro concorrente. Testacoda e macchina spenta. Ho dovuto resettare il tutto e ripartire perdendo una ventina di secondi. Un vero peccato: la macchina andava sempre meglio, giro dopo giro. Ho finito 25. ma con il 14. miglior tempo in gara, il che non è per niente male, anzi direi ottimo. Bilancio quindi agrodolce….

In Gara 2, la domenica, le condizioni erano completamente differenti. Ero curioso di vedere come saremmo andati con pista asciutta. Sono partito bene, guadagnando subito un paio di posizioni. La macchina, nei primi giri era eccellente. Ho disputato praticamente tutta la gara a centro gruppo risalendo fino in 15. posizione, in quel momento 4. tra i rookies. Poi, purtroppo, la doccia fredda. Ho cominciato a sentire forti vibrazioni sull’anteriore, mi è sembrato a sinistra. Praticamente avevo la sensazione che il volante mi andasse di qua e di là senza poterlo controllare. Ho cercato di resistere, ma nel contempo scivolavo sempre più indietro. Col passare dei giri, le vibrazioni sono aumentate tantissimo, anche nei tratti diritti. Mi sono dovuto fermare, niente da fare. Che delusione! E sì che c’eravamo. Stavo guidando in tutta tranquillità (si fa per dire) senza grandi pressioni da chi avevo dietro. Amen, “This is motorracing” come dicono gli inglesi.

Ora il primo week-end nella Formula 3 è alle spalle. Sinceramente mi sono trovato molto a mio agio in gara, quasi di più che non lo scorso anno in Formula Azzurra. La squadra ha lavorato molto bene: il Team Corbetta è un bel gruppo; tutti mi hanno dato la necessaria tranquillità e la massima fiducia senza farmi pressioni. Pensate che la squadra di Angelo Corbetta è chiaramente italiana ma i tecnici sono quasi tutti canadesi, a cominciare dal mio capo-macchina, la signorina bionda che si chiama Kerri Willms. Una grande opportunità anche per migliorare il mio inglese!





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