Eccomi di ritorno da una settimana molto intensa trascorsa in Spagna. Una full-immersion di 5 giorni durante la quale ho potuto perfezionare non solo le mie modeste nozioni di spagnolo e fare indigestione di paella con la speranza di aumentare finalmente di qualche etto di peso (malgrado le 5 sessioni settimanali di palestra mi trovo infatti ai miei minimi storici…) ma soprattutto testare i circuiti di Barcellona e Valencia. Arrivati domenica scorsa a Barcellona ho trovato sotto l’albero di Natale la nuova monoposto del Team Corbetta Competizioni equipaggiata con il propulsore Toyota che viene utilizzato nell’European F3 Open. Un vero miracolo targato Angelo Corbetta anche perché i ragazzi della squadra, che vorrei ringraziare uno ad uno, hanno lavorato fino a tarda notte, domenica, per permettermi lunedì di scendere in pista con la vettura sul fantastico Circuit de Catalunya (che non avevo mai visto prima). Per l’occasione Angelo Corbetta ha presentato in pista una squadra totalmente nuova, se se esclude il mio ingegnere dello scorso anno, il romano de Roma Alessandro Mattei ed il driver del camion Alfredo Milanesi. Una squadra motivatissima con una voglia matta e contagiosa di ben figurare e con una ciliegina sulla torta: la presenza di Andrea Caldarelli, reduce dal test con la Ferrari Formula 1 a Vallelunga, che mi ha seguito come coach-driver aiutandomi a capire i segreti delle piste di Barcellona e Valencia. Non avevo mai lavorato con un coach driver prima di questa trasferta e, visti i risultati, spero tanto che Andrea possa essere al mio fianco anche in futuro.
La vettura è risultata competitiva e performante da subito e di problemi, praticamente non ne ho avuti se si esclude la posizione del ripartitore di frenata contro il quale mi sono letteralmente bucato la mano destra a furia di sbatterci contro. Un po’ di profumo di sangue all’interno dell’abitacolo mischiato con quello della benzina ma nulla più.
A Barcellona, dicevo, siamo andati bene. Forse siamo andati ancor meglio a Valencia anche si ci ho messo un po’ di più a digerire la pista. La conoscevo già per i test che avevo svolto a suo tempo in Formula BMW, ma con la Formula 3 è tutta un'altra cosa.
Questa settimana spagnola è servita anche per cementare il clima all’interno della squadra totalmente nuova a partire dal mio ingegnere Alessandro Brambilla che mi è sembrato già in “clima campionato”. Mi ha spinto, mi ha spinto e mi ha spinto, incitandomi a rosicchiare decimo su decimo. Le prime sensazioni, come detto, sono molto positive tanto che il mio team manager sta pensando di schierare l’anno prossimo addirittura 3 vetture. Sembra che la casella e-mail di Corbetta sia intasata dalle richieste… vedremo cosa succederà. Speriamo di non rimanere a piedi e che una delle tre possa guidarla io.
In Spagna ho avuto la possibilità di lavorare a stretto contatto anche con il mio nuovo compagno di squadra Matteo Torta. L’anno scorso sono stato l’unico pilota per tutta la stagione e devo dire che in due è tutta un’altra cosa. Abbiamo trascorso momenti molto piacevoli anche fuori dalla pista trovando un ottimo feeling anche nelle puntatine fatte a Barcellona e Valencia, due bellissime città che abbiamo visitato, tanto per rimanere in tema, a passo di corsa.
Ora arriva la parte più difficile: dopo il panettone natalizio dovremo concentrarci sull’aspetto sponsor per completare il budget necessario. Speriamo che il 2011 ci porti buone notizie.