Nelle ultime gare ne abbiamo viste di tutti i colori e la nostra strada verso il podio e la vittoria sembra sempre perennemente ostacolata da intoppi di vario genere.
Ma in tutta onestà il risultato finale delle due gare di SPA è relativo. Si tratta di un modesto ottavo e quinto posto (ed un podio sfumato), ma io li vedo come una combattiva rimonta, di quelle divertenti, molto aggressive e (per il compiacimento dei commissari) corrette nelle manovre. Li vedo anche come una ritrovata velocità sul bagnato, dove ho personalmente avuto qualche difficoltà di adattamento alla vettura inglese, una velocità che arriva sempre più vicina a quelle dei migliori piloti "marinai" del campionato (e a SPA una barchetta a remi sarebbe stata utile). Li vedo anche come un'ottima prestazione in pura velocità sull'asciutto, sia sul giro secco da qualifica che in passo gara. E qui posso confermarlo: se la gara non fosse stata interrotta per via della tempesta d'acqua rovesciatasi sul circuito delle Ardenne, avrebbero dovuto vedersela anche con me per la vittoria, fino all'ultimo giro, fino all'ultima curva. Tuttavia, con i se e con i ma non si arriva da nessuna parte, ci vogliono certezze. E le certezze sono che gli avversari che non hanno avuto modo di vedermi recuperare con furia in Gara 1, si sono sicuramente preoccupati quando si sono ritrovati con il sottoscritto alle loro spalle, nelle prime file della griglia di partenza di Gara 2. Non preoccupatevi, cari amici e tifosi, mi rivedranno presto.